Punto di vista dell’Industria: Steven Charlton

Steven Charlton è il CEO e fondatore di I/O Atelier, un’azienda che fonde creatività e dati concreti per progettare edifici e luoghi che valorizzano al massimo le persone.

Il modo migliore per raccontare una storia è con un design bellissimo basato su grandi dati.

Puoi condividere un prezioso insight che ha influenzato il tuo approccio agli studi di occupazione?

Mescolare questi dati SUS con dati grezzi provenienti da sensori intelligenti ha fornito una base molto solida per prendere decisioni guidate dai dati, che è stata particolarmente importante per i nostri clienti che pianificano un ambiente post Covid / WFH dove prevedere le tendenze future è diventato sempre più difficile.

Quale pensi sarà il principale cambiamento nel comportamento dell’industria nel prossimo decennio?

Crediamo che ci saranno analisi dati profonde da più piattaforme che si uniranno per aiutarci a costruire modelli predittivi dell’utilizzo degli spazi prima di iniziare a costruire: la progettazione guidata dai dati è la strada da seguire.

Come bilanci l’analisi tecnica dei dati con la comprensione del comportamento umano negli studi di occupazione?

I dati sono utilizzati per aumentare il nostro estro progettuale e la comprensione della natura umana - nessuna delle due cose dovrebbe essere fatta senza l’altra e non vediamo un futuro in cui gli esseri umani non saranno integrali nel processo di fornire spazi di qualità per altri esseri umani.

Puoi fornire un esempio di come i dati sull’occupazione siano stati utilizzati per migliorare l’efficienza sul posto di lavoro e la soddisfazione dei dipendenti?

È molto difficile correlare efficienza o soddisfazione al design che abbiamo realizzato e non credo che alcuna azienda di design possa veramente dire di sapere che è stato il loro design o i dati che supportavano gli interventi di design la ragione del cambiamento, ed è per questo che muoversi verso la circolarità nei dati/revisione post-occupazione utilizzando sensori di edifici intelligenti è il futuro - dobbiamo tracciare il cambiamento nei dati di base e poi vedere come evolve nel tempo.

Ho sempre creduto che creatività e dati possano coesistere felicemente. Questa convinzione si è gradualmente trasformata in una visione per un processo di design diverso: uno in cui ogni architetto, ogni designer, ogni data scientist è libero di sfidare il modo in cui abbiamo sempre fatto le cose.